Zecchin, figlio di un vetraio muranese, frequenta l’Accademia a Venezia e in seguito si dedica, oltre alla pittura, alle arti applicate: vetri, mosaici, ricami, arazzi, mobili e ceramiche. Nel 1912 inizia la sua collaborazione con Teodoro Wolf Ferrari, artista formatosi nell’ambito della Secessione monacense, con il quale espone a Monaco nel 1913 e alla Biennale di Venezia nel 1914 una serie di piccole lastre e vasi murrini eseguiti dagli Artisti Barovier (impresa familiare di maestri vetrai muranesi nata nella metà del XIII secolo con il nome di Barovier & Toso ). Allo stesso periodo è databile questo vaso, decorato a murrine, tecnica risalente all’epoca romana, che prevede la preparazione preliminare di una canna vitrea, composta da strati concentrici di vari colori, tagliata successivamente in piccoli segmenti.