“Questo è uno specchio, è una lampada, è uno scrigno dove custodire un'immagine cara; è un'amica che ti dice che sei splendente: mentre ti guardi allo specchio (piccolo e intimo, che lascia spazio solo per te), scegli la tonalità di luce che più ti dona cambiando il vetrino... e, se ne hai bisogno, apri lo scrigno e guarda l'immagine che vi è racchiusa... un luogo, una persona o anche un tuo ritratto.” 

Ugo Ambroggio nasce a Como il 6 marzo del 1963. Nel 1988 abbandona gli studi universitari e comincia a lavorare come fotografo concentrando la sua ricerca personale nella fotografia d’architettura. Nel 1990 dà vita allo Studio fotografico Aleph in Como nel quale opera tuttora. In questo campo collabora ad una serie di progetti artistici sul territorio lombardo e pubblica le sue foto in diversi libri e riviste.

Nella sua attività di designer, Ugo Ambroggio collabora da anni con Baxter creando complementi di arredo e pezzi unici di lampade che sono sempre stati esposti con questo marchio al Salone del Mobile di Milano.

La maggior parte dei pezzi creati da Ambroggio sono il frutto di trasformazioni e reinvenzioni di oggetti e strumenti che sono serviti al lavoro industriale e artigiano, o ancora utensili e attrezzi quotidianamente utilizzati nel passato, cui viene data una nuova forma e una “seconda possibilità”, senza cancellarne la memoria d’origine. E così, bottiglie, tubi in fibra di vetro una volta usati nelle industrie tessili, ingranaggi meccanici, pedali di biciclette, tastiere, macchine da scrivere sono ingredienti base che si fondono nell’alchimia di Ugo Ambroggio, dando vita alle sue creazioni.

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