La Pala è la prima opera di Tiziano datata 1520. Dal cartiglio posto alla base dell’opera: ALOYXIUS GOTIUS RAGOSINUS / FECIT FIERI / MDXX / TITIANUS CADORINUS PINSIT si apprende che questa fu commissionata dal nobile mercante dalmata Luigi Gozzi, attivo ad Ancona, per l’altare principale della Chiesa di San Francesco ad Alto.
La rappresentazione vede l’apparizione della Vergine col Bambino circondata da angeli, mentre nella parte inferiore si trovano, oltre al Gozzi ritratto sulla destra inginocchiato a mani giunte, i Santi Francesco, titolare della chiesa omonima e San Biagio, protettore di Dubrovnik, il quale attraverso l’indice della mano destra, conduce l’attenzione di tutti verso la visione celeste.
L’avvenimento avviene nella più calda luce crepuscolare in un luogo indefinito ma non lontano da Venezia, la città riconoscibile sullo sfondo, a testimonianza anche degli intensi rapporti tra Ancona, la Dalmazia e la Serenissima. La raffigurazione dell’esile albero di fico, è portatrice di un forte valore simbolico, di redenzione e di salvezza.
Il retro della tavola presenta alcuni bozzetti preparatori a carboncino, tra le quali un bozzetto per il Bambino, di mano dello stesso Tiziano. Un dipinto magistrale che rappresenta una tappa fondamentale nella sua evoluzione stilistica.
Titolo: Pala Gozzi
Autore: Tiziano Vecellio, detto Tiziano
Data: 1520
Tecnica: Olio su tavola
Esposto in: Pinacoteca Civica Francesco Podesti
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