In quest’opera Thayaht resiste alla celebrazione della tecnologia industriale tipica della corrente tematica del Futurismo degli anni 30, spesso foriera di tecnologismi pittorici quali un curioso vedutismo di piloti in picchiata sopra i tetti della città. Contrariamente a tali approcci, l’artista dipinge un accavallamento di nubi cupe dal sapore quasi romantico, indicatrici di un’atmosfera perturbata e perturbante. L’accostamento di colori, la presenza massiccia delle nuvole in primo piano e la piccola finestra di sfondo celeste al centro della tavola concorrono a stabilire un minimo senso prospettico e l’idea che il pilota-spettatore stia bucando le nubi a bordo del proprio velivolo.