Alla mostra dei Prelittoriali interprovinciali di Pisa del 1935, i temi a cui dovevano ispirarsi gli scultori erano la maternità e un soggetto di carattere sportivo. Raffaello Consortini, membro del Nucleo universitario fascista (NUF) di Volterra, presentò Maternità e Torso di atleta o Busto di lottatore. Insieme agli altri volterrani Mino Rosi e Raffaello Michelotti, venne ammesso ai Littorali della Cultura e dell’Arte che si tennero a Roma, presso il palazzo della Facoltà di Lettere. Maternità si aggiudicò il secondo premio. La scultura si ispira e dà voce alla retorica della famiglia e dell’incremento demografico cara al regime fascista.