Esposto in:
Via Don Guanella, 1, Lecco
Aperto, sta per chiudere: chiude alle 18:00
Profilo verificato
Raffaele De Grada viene introdotto nel mondo dell’arte dal padre, pittore e decoratore.
In seguito al trasferimento della famiglia in Svizzera, frequenta le Accademie di Dresda e di Karlsruhe. Dal 1919 si stabilisce in Italia, dove, due anni dopo, espone a Firenze, meritando l’attenzione della critica e del pubblico. Partecipa nel ’26 alla Prima Mostra del “Novecento” italiano e nel '29 alla seconda. Questo movimento raccoglieva i più famosi artisti italiani che guardavano come modelli l’antichità classica, la purezza e l’armonia delle forme, ritornando anche ai generi tradizionali. De Grada privilegia il paesaggio naturale, sperimentando nuove soluzioni formali ed espressive, rivolte anche all’interpretazione degli stati d'animo, passando attraverso la lezione di Corot e Cézanne.
La Veduta di Lecco mostra chiaramente l’influenza di quest’ultimo, nella scansione del paesaggio in piani paralleli, nella geometria della composizione e nelle forme delle case, delle montagne e dei declivi, dai colori molto definiti.
L’opera conseguì il secondo premio alla IV Mostra Quinquennale di Lecco, esposizioni agricole- industriali dei prodotti locali, che si susseguirono dagli anni Venti agli anni Quaranta e che nel 1937 ebbe anche un'importante sezione dedicata al Paesaggio lecchese.
Collocazione: sala n.7
Titolo: Veduta di Lecco
Autore: Raffaele De Grada
Data: 1937
Tecnica: Olio su tela
Esposto in: Villa Manzoni
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