Non è solo un foglio denso di studi dall’antico e esercitazioni sul tema della decorazione a grottesche, ma nelle intenzioni di Perino del Vaga doveva probabilmente essere una sorta di prontuario fantasioso del repertorio ornamentale molto in voga alla metà del Cinquecento, in cui ogni singolo dettaglio è trattato con cura e attenzione e valorizzato grazie a luminose acquerellature. In una nota manoscritta autografa al centro del foglio si legge: Perin fa assaj per esser povero. L’artista fa riferimento alle sue difficoltà finanziarie, che erano note ai suoi contemporanei al punto di essere ricordate anche Vasari nelle sue Vite. Sul verso, qui proposto in riproduzione, Perino disegna una bordura per arazzo, concepito probabilmente per il Palazzo di Andrea Doria a Genova.
Titolo: Studio per la bordura di un arazzo e decorazioni a grottesche
Autore: Piero Bonaccorsi, detto Perino del Vaga
Data: 1528 - 36
Tecnica: Penna e inchiostro bruno con acquerello marrone su tratti a punta di piombo o pietra nera
Esposto in: Musei Reali Torino
Nella Mostra: NEL SEGNO DI RAFFAELLO
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