Il percorso tra le opere del Musma, si chiude nel VII ipogeo con “La pietra scartata” una crocifissione, in cui l’artista sceglie di svuotare di materia il corpo del Cristo, accennare come fosse vera carne, grazie alla sua grande capacità pittorica, le parti terminali delle braccia. Il suo è un Cristo senza croce, è un uomo che si fa carico delle sofferenze, diviene assenza ed evanescenza, è sostanza fluida, è in continuo movimento perpetuo, è in ogni dove, parla all’osservatore rivolgendogli queste parole: «Se solo per un momento riuscissi a scordarmi di voi Come voi vi siete scordati di me Delle mie parole Del mio dolore Se dovessi scegliere oggi a bagnare il Golgota di sangue Per voi Non credo tornerei più Non credo Più».