L’opera è composta da due sfere, ognuna delle quali ne contiene un’altra movibile. Maneggiandole è possibile simulare la successione delle sei fasi lunari. L’oggetto pare il prodotto di un alchimista nostalgico che si propone di misurare il moto senza fine di due sfere, destinate a rincorrersi senza mai raggiungersi. Il titolo rimanda alle geometrie celesti di cui vengono contemplate le traiettorie ondivaghe e sfuggenti. Più che un’immagine fissa, l’opera richiama un concatenamento di immagini, evocando ritmi e suoni cosmici.
Titolo: Gibbosa e sfuggente
Autore: Luca Trevisani
Data: 2012
Tecnica: Nylon stereolitografato, due elementi, Ø 14 cm cad
Esposto in: Polo Santa Marta
Nella Mostra: Contemporanee / Contemporanei
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