Metropoligth è una lampada ideata nel 1970 dal designer tedesco Jan Roth e prodotta dalla Design M del noto progettista Ingo Maurer. Nella collezione del Plart sono presenti due esemplari di questa lampada, uno entrato nella collezione Incutti alla fine degli anni ’80, l’altra frutto di una donazione privata del 2009. La Metropoligth, di colore bianco, è costituita da una forma ovoidale attraversata da ampie baccellature. Il corpo della lampada è composto da due elementi campaniformi identici, uniti da un meccanismo a incastro semplice. Il materiale con cui è realizzata è il polistirolo (polistirene espanso), un materiale molto adoperato in ambiti come l’imballaggio o l’isolamento termico.

Il polistirene o polistirolo, nella forma semi-espansa, si presenta in forma granulare, simile a perle bianche. In questa forma, è stato adoperato ad esempio per la realizzazione di una delle sedute più note nel settore del furniture design, la Poltrona Sacco disegnata da Gatti, Paolini e Teodoro nel 1968 e prodotta da Zanotta. Nella forma espansa - quella della lampada Metropoligth - il polistirene, invece, risulta molto poco frequentato come materiale di progettazione, ma regolarmente usato per l’isolamento, l’imballaggio e il packaging degli alimenti, ambiti in cui è apprezzato per la sua capacità di assorbire umidità e per il fatto di essere duro ma allo stesso tempo flessibile. In ambito creativo, i materiali sintetici espansi come il polistirolo sono stati utilizzati negli anni ‘60 come espressione artistica a sé stante in lavori di artisti come Gianni Colombo, Nicola Carrino, Piero Gilardi (poi passato all’uso del poliuretano espanso più morbido e cedevole), Michelangelo Pistoletto, Jean Dubuffet e Giuseppe Antonello Leone. Più difficile, come già detto, è ritrovarne l’applicazione nella realizzazione di oggetti di design, il che rende la lampada Metropoligth quasi un unicum di questo settore.