Jan Brueghel il Vecchio appartiene a una vera e propria dinastia di pittori anversesi, avviata dal padre Pieter Bruegel il Vecchio, proseguita con lui e suo fratello Pieter Brueghel il Giovane. Il soggetto rappresentato è tratto dal mito di Orfeo, cantore e musico, figlio di Apollo, che secondo la leggenda aveva il dono di incantare ogni creatura grazie al suono della sua lira. Era sceso negli Inferi per commuovere con il proprio concerto le divinità degli Inferi e restituire alla vita la sua defunta amata, Euridice. Dal punto di vista stilistico, Jan riprende gli scenari infernali e le stravaganti creature che resero celebri Hieronymus Bosch e suo stesso padre Pieter. Da quest’ultimo, riprese soprattutto la tematica delle personificazioni dei Sette Vizi Capitali. Il dipinto entrò in collezione Colonna nel Settecento a seguito di uno scambio con il cardinale Alessandro Albani di una “Statua di Giove”, proveniente dai giardini di palazzo Colonna.
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Titolo:Il Concerto di Orfeo agli Inferi per Plutone e Proserpina