Studio di figure per Idillio primaverile, è un pregevole carboncino, separato con cesura netta in due metà, poi riassemblate, sul verso del quale è apposto il timbro della mostra milanese autenticato dalla firma di Felice Abbiati, tutore delle figlie di Pellizza che allora ne amministrava i beni. Si tratta di uno studio per la sola coppia centrale seduta sul prato, perno compositivo dell'omonima tela, che si staglia sullo sfondo del fusto di cui lo schizzo rivela unicamente il basamento. Le figure dei due fanciulli sono abbozzate da una linea fluida e pittorica, complementari nell'identica ma speculare posa delle gambe e del busto ponderata a stabilire efficaci consonanze fra le parti dell'opera definitiva, dove i ragazzi sono collocati alla base della pianta quasi ne fossero le radici come simbolo dell'amore linfa della vita stessa. Contemporaneamente semplice e solenne, l'incoronazione della giovane pronta a ricevere la ghirlanda dal suo principe contadino, è resa dal plastico chiaroscuro che ne determina il morbido controluce, mentre già nel tronco il segno allude, nella rada tratteggiatura superficiale, alla tecnica divisionista con cui la tela è concepita.