La donna dell'emigrato, opera datata 1888 ̶ ancora pregna dei modi di Sanquirico nella pennellata ampia e abbozzata e nel cromatismo attento ai contrasti tonali ̶ risente della lezione fattoriana sia nella posa della modella, resa però dinamica dalla torsione del busto e dalla posizione delle braccia, sia nel vigoroso realismo riservato alle mani e al volto. La protagonista di Pellizza non appartiene tuttavia ad un elegante contesto borghese ma è una popolana, addolorata dalla mancanza del compagno costretto lontano per lavoro, il viso sferzato di malinconia e rassegnazione mentre fissa la missiva appoggiata sulle sue gambe. L'ambientazione è assente, il fondo neutro giocato sulle gamme scure isola il personaggio in una solitudine assoluta, sottolineandone il robusto modellato e valorizzando le vivaci cromie blu, rosse e bianche della veste nonché la scarna geometria del foglio di carta vergato, di consistenza marmorea, comprimario della scena.