Il Busto di papa Urbano VIII di Camerino risale al 1643, anno che precede quello della sua morte, e fu commissionato al genio dell’arte barocca dal Comune di Camerino, grazie all’intercessione di Angelo Giori, che propose per approvazione al pontefice il testo dell’iscrizione dedicatoria in gesso (caduta a terra e andata in frantumi con il sisma del 2016), posta al di sotto della nicchia ove il busto era originariamente collocato, nella Sala di rappresentanza del Palazzo comunale.
Nativo di Torricchio di Pieve Torina, già seminarista a Camerino, poi chiamato a Roma come istitutore dei figli di Carlo Barberini, Angelo Giori fu nominato da Urbano VIII maestro di camera del pontefice. Entrato a far parte del patriziato camerte insieme al fratello Prospero, promosse tra il 1639 e il 1643 la costruzione e decorazione della chiesa di Santa Maria in Via. La conoscenza personale di Gian Lorenzo Bernini risale al 1628, quando fu incaricato di sovrintendere alla realizzazione del Baldacchino di San Pietro. Considerando tale personale frequentazione dell’artista, si attribuisce a Gian Lorenzo Bernini un disegno parietale, realizzato nella residenza estiva della famiglia Giori in località Maddalena di Muccia e raffigurante anch’esso il ritratto di Urbano VIII, secondo quanto attestato da un inventario del 1712.
Titolo: Busto di papa Urbano VIII
Autore: Gian Lorenzo Bernini
Data: 1643
Tecnica: Bronzo
Esposto in: Museo Civico e Diocesano di Camerino
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