Esposto in:
Piazzale della Pilotta, 15, Parma
Aperto, sta per chiudere: ultimo ingresso ore 17:45
Profilo verificato
Il dipinto era situato in una delle cappelle della chiesa dei cappuccini a Parma, insieme ai dipinti di Pittoni e Piazzetta, con cui fu trasportato in Francia durante il governo napoleonico, per rientrare a Parma e confluire nelle raccolte della Galleria nel 1810. Fu realizzata probabilmente tra il 1752-53, anno in cui Tiepolo fece ritorno in Italia dopo un soggiorno in Germania, e 1758, quando l’artista ricevette dall’Accademia il titolo di “amatore”, che poi sarebbe diventato quello di “accademico d’onore”. La tela presenta due santi martiri cappuccini canonizzati da Benedetto XIV nel 1746: Fedele da Sigmaringen accompagnato da un angelo nell’atto di calpestare l’allegoria dell’Eresia e alla sua destra Giuseppe da Leonessa in preghiera, con lo sguardo rivolto verso il cielo, entrambi con indosso dei sai visibilmente rattoppati. La composizione della pala è monumentale ed equilibrata, giocata sul contrasto tra le figure dei santi, coi loro sai scuri, e la pallida figura femminile dell’Eresia seminuda a terra, che si contorce dal dolore, con i capelli da cui escono serpenti, allusione al peccato e al maligno. Dietro i due santi si intravede l’ingresso di un edificio classicheggiante, probabilmente una chiesa, mentre un ampio e verdeggiante paesaggio si apre sullo sfondo rischiarato da un cielo azzurro con ampie nuvole bianche, che evoca altre opere dell’artista.
Titolo: I santi Giuseppe da Leonessa e Fedele da Sigmaringen che calpesta l’eresia
Autore: Giambattista Tiepolo
Data: 1750-1760
Tecnica: Olio su tela
Esposto in: Galleria Nazionale
Tutte le mostre in corso ed in programma dove sono presenti opere di