L’inconsueto soggetto del Cristo pianto dagli angeli, sebbene non compaia nei testi biblici, rientra nella tradizione devozionale della Pietà. In genere gli angeli sono due e sostengono il corpo di Gesù, presentandolo all’osservatore, oppure, come in questo caso, lo lasciano al centro della composizione piangendolo accoratamente. La scena è notturna, il luogo è il sepolcro del Nazareno. Il lume della candela domina qui tutta la composizione, colpendo con vigore il collo e il petto dell’angelo di destra e scorrendo più tenue sull’addome di Gesù, sfumando e insieme riscaldandosi nei fondi, con resa naturale sia dei particolari anatomici, sia del panneggio in primo piano. Il dipinto manifesta segni inconfondibili dello stile di Gerrit von Honthorst, che all’inizio della sua carriera visitò Roma, dove conobbe le opere dei maestri italiani e specialmente quelle del Caravaggio.