Gli amori degli dei non sono un lungo fiume tranquillo! A riprova, questo virtuosistico bozzetto sui toni del marrone presenta il rapimento voluttuoso di Proserpina, figura centrale. Nel dominarla suo zio Plutone, dio romano degli Inferi, viene colpito dalla freccia di Cupido. Il dio è riconoscibile grazie al suo bidente e dalla torcia portata dal cherubino. Sotto, la ninfa Cyané assiste al dramma. Le sue inesauribili lacrime vengono simboleggiate dal vaso rovesciato.
Questa scena infuocata trae il suo soggetto mitologico dalle Metamorfosi di Ovidio.
Il formato ovale è tipico dei soggetti popolari a medaglione. Senza un risultato identificabile, la presenza della firma e della data, rare per uno schizzo, lo renderebbero un'opera indipendente?
Boucher, un notevole artista del Rococò francese sotto Luigi XV, dimostra qui la sua maestria, un anno prima della sua morte.
L'opera di Boucher gode della libertà di tocco fornita dall'esercizio preparatorio. Uno schizzo lascia spazio al movimento impetuoso e non è carico di dettagli. Il pittore applica la tecnica del monocromo, che consiste nell'utilizzare gradienti di una sola tonalità.
© Musée des beaux-arts de Quimper.
Titolo: Il ratto di Proserpina
Autore: François Boucher
Data: 1769
Tecnica: Olio su tela
Esposto in: Musée des beaux-arts de Quimper
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