Il tavolo Cavalletto viene presentato per la prima volta nel 1948 a Milano per la mostra Lo stile dell’arredamento moderno organizzata da Fede Cheti. In questa versione però la caratteristica controventatura in bacchette di ottone appare rovesciata rispetto alla versione finale. Segnalato al Compasso d’oro, questo tavolo ha come caratteristica principale quella di sembrare un oggetto provvisorio, smontabile e velocemente ripiegabile, quasi ad uso allestitivo. L’eleganza dei profili e dei dettagli della versione definitiva del 1950, prodotta dalla ditta Poggi, mette in evidenza ancora una volta quanto fosse sottile il confine tra il linguaggio della leggerezza e del fare allestitivo, con la scrupolosità e l’attenzione tecnica e formale di Franco Albini per la messa a punto di un oggetto di design. La struttura finale era in legno massello di frassino o palissandro, con una controventatura in acciaio; il ripiano veniva a volte fornito di una copertura in panno di lana.