Lo schema decorativo, simile a quello della Sala del Trono, è attribuibile alle idee di Domenico Parodi mentre l’esecuzione all’intervento di maestranze provenienti dalla Svizzera italiana. Gli ornati, come ad esempio il cespo centrale sormontato da un elemento che riprende la superficie ondulata di una conchiglia, trovano assonanze con alcuni particolari della Sala delle Battaglie. Per quanto attiene alla cronologia, anche la volta della Sala del Veronese dovrebbe ruotare intorno alla metà del quarto decennio del Settecento, probabilmente parte dello stesso programma di rinnovamento deciso da Gerolamo Ignazio Durazzo in occasione delle nozze di sua figlia Maria Maddalena col cugino Marcellino nel 1734. Tuttavia si tratta di una proposta che si affida in gran parte a osservazioni di carattere stilistico, senza che alcuna conferma documentaria sia ancora giunta a far luce sulla questione destinata pertanto a future verifiche.