La grande tela ha un posto di assoluto rilievo fra i dipinti ottocenteschi di Palazzo Reale, in massima parte voluti da Carlo Alberto per colmare il vuoto lasciato dalle opere confluite nella Reale Galleria. L’autore, il veneto Francesco Hayez (1791-1882), trasse il soggetto da un episodio della Gerusalemme Liberata del Tasso, presente anche nel poema di Tommaso Grossi I Lombardi alla prima Crociata. Hayez vi lavorò per diversi anni e con grande impegno, con l’intento di creare un’opera monumentale di respiro nazionale, in cui un gran numero di cristiani fosse unito nella sofferenza e nella fede. Nell’ottica risorgimentale questa condizione poteva risultare affine a quella del popolo italiano desideroso di essere liberato dal giogo austriaco. Non è un caso che proprio Carlo Alberto, promotore delle guerre d’indipendenza, desiderasse sistemare il dipinto nella prima anticamera del suo appartamento di rappresentanza. Sfortunatamente il lavoro del pittore richiese più tempo del previsto e quando la tela fu collocata nel 1850 il sovrano era già defunto. Oggi in questo capolavoro ancora apprezziamo il fresco colorismo memore del Settecento veneziano e le grandi doti disegnative e ritrattistiche che hanno fatto di Hayez il pittore di punta del romanticismo italiano.
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Titolo:La sete patita dai primi crociati sotto Gerusalemme