La Tomato Chair fu progettata dal designer scandinavo Eero Aarnio per l’Adelta nel 1971. La sua produzione giunge, dunque, in un momento in cui le difficoltà connesse alla progettazione e alla produzione della vetroresina sono completamente superate grazie a tecniche di stampaggio che gli stessi progettisti contribuirono a migliorare. Nella produzione di Eero Aarnio, la Tomato Chair rappresenta un’evoluzione della Pastil Chair, una sedia ovoidale che ricordava la forma di una pastiglia e che valse ad Aarnio, nel 1968, il Design Award of American Institute of Interior Designers. La Pastil Chair poteva galleggiare e trasportare una persona in acqua, ma era instabile. Ad Arnio bastò immaginare di aggiungere al disegno della Pastil tre elementi sferici, due posti lateralmente e uno sul lato posteriore, per rendere stabile la nuova seduta che prese il nome di Tomato Chair. I tre elementi sferici aggiunti, oltre a conferire stabilità alla sedia, esercitavano anche le funzioni di braccioli e di schienale. A rendere celebra questa seduta è anche la componente lessicale. La parola pomodoro, infatti, nella sua versione inglese, riflette il suo aspetto: guardando la sedia dalla parte anteriore, si vedono le due forme sferiche che corrispondono alla due “o” della parola “tomato.
Titolo: Tomato Chair
Autore: Eero Aarnio
Data: 1971
Tecnica: Vetroresina laccata
Esposto in: Fondazione Plart Napoli
Tutte le mostre in corso ed in programma dove sono presenti opere di