Bacco e le altre divinità affrescate nella Galleria degli Specchi simboleggiano la causa della rovina dei grandi imperi del passato: sono i rappresentanti della la religione degli antichi che mai conobbero fede cristiana. Diversamente i Durazzo, committenti di questo ciclo di affreschi, si identificano come difensori delle virtù cristiane. L’affresco “Il Trionfo di Bacco” occupa la calotta orientale sopra l’entrata. La scena è pensata in uno spazio immaginario sopra le nuvole, in una terrazza semicircolare. Al centro è Bacco su un carro dorato trainato da due leopardi, è incoronato da un tralcio d’edera e ha la compostezza classica di una statua antica, nudo e solo in parte coperto da una pelle di leopardo. Impugna una verga con l’edera attorcigliata attorno, simbolo di fertilità. Una menade gli danza di fronte agitando il timpano; in primo piano dormono ebbri un giovane e una satiressa adagiati sulle nuvole e Arianna è nuda e al centro della scena. L’episodio rappresentato sembra affine a quello dell’incontro tra Bacco e Arianna, appena precedente al trionfo.