Firmata OPUS CAROLI CRIVELLI VENETI sul parapetto lapideo in marmo rosa, l’opera venne realizzata da Carlo Crivelli, pittore veneto tra gli artisti più importanti del ‘400. 

Un piccolo gioiello dell’arte con dettagli straordinari, reso con perizia miniatoria dei vari elementi e denso di una particolare simbologia mariana e cristologica di rimandi legati alla Passione di Cristo. Le mele del festone alludono al peccato originale, il cetriolo alla resurrezione di Gesù, la conchiglia aperta con un mollusco nella mano destra, è un’allegoria dell’incarnazione di Cristo dentro il ventre di Maria, il cardellino legato al filo è simbolo della Passione. 

Sontuosa è la veste della Vergine, composta da un manto damascato dorato, realizzato da Crivelli con vere foglie d’oro ed istoriato con fiori d’acanto, le cui spine, ricordano il dolore per la passione del figlio. Infine il Libro della Sapienza, posto sul parapetto, aperto e abbandonato al soffiare del vento, connota la Vergine come Mater Sapientiae. 

L'estrema eleganza disegnativa della scena si palesa nel volto della Vergine, caratterizzato da un’espressione affettuosa ma al tempo stesso malinconica; raffinato è poi il modo con cui afferra, in punta di dita, il piedino del figlio; così come inteso è il loro scambio di sguardi.