In questo capitello, che rappresenta episodi tratti dal Genesi, il racconto si svolge senza cesure e la successione delle scene è scandita dal movimento delle figure e dalla ripetuta presenza dell’albero con il Serpente in posizione angolare. La narrazione inizia con Adamo ed Eva condotti nel Paradiso Terrestre: un giovane Dio, imberbe e dai lunghi capelli, vestito con lunga tunica e mantello che ricade sulla spalla, guida per mano Adamo nudo, seguito da Eva. La narrazione prosegue con l’episodio della tentazione di Eva: i Progenitori, vestiti con lunghe tuniche bordate al collo e ai polsi realizzato con un decoro a trapano, sono seduti su una panca istoriata, dietro di loro un alberello con tre grandi foglie divide simmetricamente la scena e la ambienta; da un lato Eva con la mano alzata vicino al volto sembra ascoltare il Serpente tentatore avviluppato al tronco dell’albero carico di frutti, dall’altro Adamo, seduto in posizione frontale con un fiore in mano non partecipa al “colloquio” che si sta svolgendo alla sua destra. Nella scena successiva appare Eva che offre i frutti ad Adamo, mentre il quarto lato raffigura la vergogna dei Progenitori dopo il peccato commesso: Adamo ed Eva nudi e vergognosi sono seduti sui rami inferiori dell’albero fruttifero, secondo un’iconografia che richiama simbolicamente l’albero genealogico.