Esposto in:
Via Don Guanella, 1, Lecco
Aperto, sta per chiudere: chiude alle 18:00
Profilo verificato
Il soggetto della natura morta con tappeto ha notevole diffusione nell’Italia Settentrionale, dalla metà del XVII secolo, dopo essere stato lanciato nelle Fiandre all’inizio del secolo.
L’opera Natura morta con tappeto, del pittore piacentino Antonio Gianlisi, riprende molti stilemi del soggetto fiammingo, che si ritrovano nei tessuti, la cui produzione è tipica delle Fiandre, ma anche nei frutti, simboli della grande potenza marittima della Compagnia delle Indie. Allo stesso tempo questo dipinto richiama le nature morte del pittore bergamasco Evaristo Baschenis, nel modo in cui viene impaginata la composizione pittorica degli oggetti inseriti in quinte costituite da tendaggi damascati e tappeti riccamente decorati.
Gianlisi trae spunto da questi insegnamenti per una rilettura ed una rielaborazione personale del soggetto, usando una tavolozza di colori più accesi, in cui i particolari assumono maggior rilievo rispetto alla visione d’insieme.
Un’altra peculiarità dell’artista è quella di rendere morbidi i panneggi dei tessuti, molto spesso decorati con ori e la fattura delle frange, rese secondo i minimi dettagli, come nelle coeve nature morte fiamminghe.
Collocazione: sala n. 2
Titolo: Natura morta con tappeto
Autore: Antonio Gianlisi
Data: 1690 - 1710
Tecnica: Olio su tela
Esposto in: Villa Manzoni
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