Fondo di piatto in terra sigillata italica, appartiene ad una tipologia di piattini a piede sottile e basso. La pasta del pezzo appare molto ben rifinita, di colore rosa intenso e dura. All'esterno del fondo presenta una grafite incisa dopo la cottura, la cui lettura è RVFIO, realizzata con scritte irregolari (9 x 4 mm) e grossolane.
La grafite sembra essere un riferimento onomastico rivolto al detentore della lastra. La sua lettura offre due traduzioni: se Rufio è considerato come dativo del nomen Rufius, si traduce "per Rufio", esprimendo così il destinatario a cui è indirizzato detto brano; ma se si considera Rufio come nominativo del cognomen Rufio, cosa tendenzialmente più frequente in questo tipo di graffiti, la traduzione sarebbe "Rufion". Questa sembra essere l'opzione più appropriata, considerando la -o come una vocale lunga appartenente ad un sostantivo di terza declinazione.
Tutte le mostre in corso ed in programma dove sono presenti opere di