Il ciottolo in serpentinite, interpretato come segnacolo funerario, è stato ritrovato in un’area ai margini della ricca necropoli golasecchiana di San Bernardino-Cascina Pierina (NO), ove alcuni tumuli funerari erano stati distrutti da lavori agricoli. Al centro si riconosce una figura umana schematica realizzata con piccoli colpi di picchettatura: si tratta di un guerriero che brandisce con la destra una lancia, mentre il braccio sinistro, alzato dietro la testa, porta un piccolo scudo. Attorno alla figura si dispone l’iscrizione “quormsklp” o “quormskla” seguendo l’andamento di una U rovesciata, come nelle coeve stele a ferro di cavallo dell’Etruria settentrionale e della cultura di Golasecca. L’iscrizione è in un alfabeto noto come “alfabeto di Lugano”: si tratta di segni alfabetici di origine etrusca utilizzati per scrivere il dialetto celtico dell’area tra il lago Maggiore e il lago di Como a partire dalla fine del VII secolo a.C. È probabile che l’iscrizione riporti, abbreviato, il nome di una persona al genitivo (quorm[oi]s[o]), mentre klp o kla potrebbe essere l’abbreviazione di *klappa, ciottolo: in questo caso potrebbe tradursi con “ciottolo di Quormoiso”.