Affondata entro la prima metà del I sec. d.C., è stata identificata come un’imbarcazione da diporto. La struttura, in legno di leccio e pino, con un inserto a prua di legno di quercia, si è conservata in maniera straordinaria: sono ancora visibili le panche su cui sedevano i rematori e una tavoletta inchiodata su una delle panche che riporta, incise sul legno, le cinque lettere che compongono la parola ALK(E)DO. Gabbiano appunto, traduzione dal latino, è il nome che identifica la nave. In fase di scavo sulle fiancate esterne risultavano ancora ben visibili le tracce di colore rosso e bianco, colori con cui doveva essere stata dipinta l’imbarcazione.