La forma del pugnale si rifà a una tipologia persiana che risale alla jambiya araba, pugnale a lama curva a due tagli. La lama è di un pregevole acciaio, il damasco wootz, prodotto in poche località tra l’India settentrionale e la Persia con un complesso procedimento di fusione. La decorazione che ricopre il manico e la custodia è realizzata a smalto. I fiori raffigurati, dalle delicate tinte rosa e viola, sono per lo più fiori di loto che si snodano da racemi dorati che vanno a comporre degli arabeschi. Di particolare eleganza la composizione posta sui due lati dell’impugnatura nei quali il loto, dai caratteristici petali appuntiti, è adagiato su una foglia blu stilizzata. Il fodero reca una firma illeggibile e la data “1230” dell’era musulmana in caratteri arabi.