È un curioso oggetto la cui forma generale ricorda quella di una stufa, più ampio alla base, con quattro piedi e, al coronamento, con cornice oltre la quale la struttura metallica è traforata come un merletto; il corpo centrale è provvisto di manovella con movimento a orologeria e suoneria per indicare la fine del tempo di cottura. Le superfici metalliche sono sbalzate con diversi motivi decorativi. Queste strutture, di diverse dimensioni, venivano preferibilmente poste nei camini, per sostenere, su apposite barre e ad altezze variabili, le pietanze da cuocere. I girarrosto sono ancora ricordati nell’Elenco degli utensili degli Uffici di bocca giacenti nella cantina adibita a “Deposito rami”, del 1950, che censisce gli utensili all’indomani del secondo conflitto mondiale.