La donna qui seppellita aveva probabilmente un’origine straniera, proveniva forse da comunità della Valle d’Aosta o della Val di Susa. Il suo corredo era infatti formato da due guarnizioni di cintura di grandi dimensioni in ferro ageminato con intrecci a matassa: forma e decoro delle placche rimandano a produzioni diffuse nel regno merovingio oltre le Alpi. Un prestigioso calice in vetro, caratterizzato da un’ampia coppa e uno stretto piede, conferma l’elevata estrazione sociale della defunta.
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Titolo:Corredo della tomba 127 della necropoli longobarda di Sant’Albano Stura