Numerosi elementi architettonici in pietra, venuti alla luce nel tempo lungo il limite settentrionale della città romana, ci portano a ipotizzare l’esistenza, in quell’area, di un edificio monumentale a destinazione pubblica. Un esempio di tali ritrovamenti è il grande capitello in marmo, con una doppia corona di foglie d’acanto e coppie di leoni ai quattro angoli presso il Palazzo di Rodolfo Casagrande, il capitello fu allora segato verticalmente a metà e utilizzato per decorare la facciata del palazzo. Soltanto nel XIX secolo fu smurato e donato al Museo Civico.