Il calco raffigura un torso maschile nudo frammentario, di cui si conserva anche parte delle gambe. Il personaggio è seduto su una roccia, su cui è poggiata una pelle di pantera ed è caratterizzato dall’accurata resa anatomica e dalla forte tensione muscolare. Le ipotesi oggi più accreditate propongono di identificare nella statua la figura di Filottete sofferente, oppure di Aiace Telamonio, che medita il suicidio. L’opera originale, da cui deriva il calco, è oggi conservata al Museo Pio Clementino, rinvenuta a Roma. La più antica menzione della scultura risale al 1400 e la ricorda nel palazzo del cardinale Prospero Colonna sul Quirinale; nel 1530-1536 passò in Vaticano. La statua è ritenuta una copia del 30 a.C., derivante da un originale rodio della prima metà del II secolo a.C.
Titolo: calco di torso, c.d. torso del Belvedere
Autore: Anonimo
Data:
Tecnica: Gesso
Esposto in: Museo dell'Arte Classica
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