Il calco raffigura un pugilatore nudo, seduto e in riposo, con la parte del corpo spostata in avanti, le gambe divaricate, i piedi poggiati a terra solo con il calcagno e con il margine esterno della pianta, le braccia rigidamente appoggiate sulle cosce, la testa sollevata e ruotata verso destra. Soprattutto in quest’ultima, con barba e capelli a grosse ciocche ritorte, appaiono evidenti le tracce dell’attività del personaggio: i denti superiori caduti o spostati, l’occhio destro tumefatto, gli orecchi gonfi per i colpi e coperti di ferite. Alla testa corrisponde il corpo tarchiato e pesante. Ciascuna delle mani è protetta da un guanto, che lascia scoperte le dita alle loro estremità ed è armata del caestus tipico dei pugilatori, formato da una complessa struttura di fasce e cuoio che cingono l’attaccatura della mano e parte dell’avambraccio. L’opera originale in bronzo, da cu deriva il calco, è oggi conservata ai Museo Nazionale Romano, trovata a Roma nel 1885 in via IV Novembre. La statua è ritenuta un originale greco tardo ellenistico della prima metà del I sec. a.C., opera di uno scultore eclettico.
Titolo: Calco di statua, pugile
Autore: Anonimo
Data:
Tecnica: Gesso
Esposto in: Museo dell'Arte Classica
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