Il calco raffigura una giovane donna vestita di peplo dorico, con il braccio sinistro leggermente proteso, probabilmente nell’atto di reggere una situla, o un altro vaso per l’acqua, mentre con la mano destra sollevata si toglie il cercine, che doveva avere sul capo. I capelli, ondulati e raccolti dietro la nuca, sono divisi da una scriminatura centrale e stretti da una tenia. Già considerata una danzatrice, nella statua è identificata una delle Danaidi. L’opera originale, da cui deriva il calco, in bronzo e con occhi in pasta vitrea, è oggi conservata al Museo Archeologico di Napoli; ritrovata ad Ercolano, apparteneva alla decorazione della Villa dei Papiri e, insieme ad altre statue analoghe, era collocata nel piccolo peristilio ai bordi dell’euripus. La statua è datata al 50 a.C. circa e si rifà a modelli classici del V sec. a.C.
Titolo: calco di statua, Peplophoros
Autore: Anonimo
Data:
Tecnica: Gesso
Esposto in: Museo dell'Arte Classica
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