Esposto in:
Viale dell'Università, 34, Roma
Aperto, sta per chiudere: chiude alle 18:00
Profilo verificato
Le problematiche relative ai pazienti amputati di naso e le relative tecniche operatorie di ricostruzione furono affrontate già da Celso (I secolo d.c.) all’interno del VII libro del “De re medica”. Fu però Gaspare Tagliacozzi (1546-1599), perfezionando un metodo di rifacimento di nasi amputati già praticato da chirurghi calabresi, a trasformare la rinoplastica da pratica empirica in branca della chirurgia. L’intervento prevedeva: 1) la dissezione di un lembo di pelle dalla regione flessoria dell’avambraccio; 2) la sezione del peduncolo distale, il quale veniva poi suturato per 20 giorni alla parte di naso mancante. Il lembo peduncolato aderente al naso veniva tagliato dal braccio dopo altre due settimane. Venivano poi modellate la punta del naso, la columella e le narici. La tecnica di Tagliacozzi rimase in uso fino alla metà del XX secolo.
Titolo: Busto Tagliacozzi
Autore: Anonimo
Data:
Tecnica:
Esposto in: Museo di Storia della Medicina di Roma
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