Esposto in:
piazza del Plebiscito, 1, Napoli
Aperto adesso: dalle 09:00 alle 20:00
Profilo verificato
Nella mitologia romana, di origine greca, Proserpina figlia di Cerere è rapita da Plutone mentre raccoglie fiori in un prato, alle pendici dell'Etna, e condotta agli Inferi. Vediamo nella scena centrale dell'arazzo la fanciulla afferrata da Plutone e trascinata su una biga dorata verso il cuore della Terra, che si apre tra le fiamme sotto le zampe di un cavallo bianco.
Nella ricca bordura sono raffigurate in alto, la Fenice, uccello magico che risorge dalle proprie ceneri, e in basso la Salamandra, che resiste alle fiamme, ed è anche simbolo della Giustizia.
L'arazzo intende rappresentare l'allegoria del Fuoco: infatti fu commissionato nel 1762 per completare un paramento sul tema dei Quattro Elementi – Aria Acqua Terra Fuoco - iniziato già nel 1739 dalla Reale Arazzeria di S. Carlo alle Mortelle, sotto la direzione di Domenico Del Rosso.
Il Ratto di Proserpina fu realizzato con la consulenza di Luigi Vanvitelli, che scelse come autore del cartone Gerolamo Starace Franchis, pittore solimenesco che aveva dipinto la volta dello Scalone della Reggia di Caserta.
Dal punto di vista tecnico e stilistico quest'opera rappresenta una svolta nella attività della Manifattura, per l'uso della tecnica ad alto liccio, con telai verticali, introdotta da Pietro Duranti, e per il ruolo assegnato agli aspetti figurativi, per i quali, piuttosto che recuperare immagini da stampe o da repertori, si commissionano cartoni a olio ai migliori artisti del tempo.
Titolo: Il ratto di Proserpina
Autore: Anonimo
Data: 1763
Tecnica: Arazzo in lana
Esposto in: Palazzo Reale di Napoli
Tutte le mostre in corso ed in programma dove sono presenti opere di