Dopo la sedia, il tavolo rappresenta il secondo elemento primario nell’arredamento dove Kartell ha potuto fare esperienza, impiegando una tecnologia meno industrializzata e più affidabile: lo stampaggio in poliestere rinforzato. Nel 1966 Anna Castelli Ferrieri e Ignazio Gardella erano impegnati nella ristrutturazione interna del Residence annesso all’Albergo Gritti di Venezia e non trovavano un tavolo adatto per quell’ambiente: da lì la decisione di progettarlo da sé utilizzando la resina poliestere, fino a quel momento impiegata in Italia solo per fabbricare barche, che per brillantezza e resa del colore non aveva nulla da invidiare allo smalto. I designer portarono il loro know-how proponendo una struttura a calice in grado di fare da sostegno perimetrale continuo al piano circolare del tavolo, collegato con una ghiera metallica alla base di appoggio, a sua volta costituito da un calice capovolto aperto su tre razze di appoggio a terra. Il tavolo si presentava dunque costituito da tre pezzi: la base, dai piedini regolabili di ottone cromato, in cui veniva colato un impasto di sabbia e resina come zavorra, il calice e il piano che veniva calzato sul calice come fosse un coperchio.
Titolo: Tavolo tondo 4991
Autore: Anna Castelli Ferrieri; Ignazio Gardella
Data: 1966 - 1979
Tecnica: Resina poliestere rinforzata con fibra di vetro, acciaio inossidabile
Esposto in: Kartell Museo
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