L’opera è del pittore anconitano Giovanni Andrea Lilli, artista formatosi nell’ambiante romano introno a Sisto V il cui stile è influenzato sia dalla pittura del Barocci che da tardo manierismo romano e toscano.
La Veduta di Ancona è uno dei quattro frammenti conservati della grande pala d’altare La Vergine che incorona San Nicola da Tolentino, collocata in origine nell’abside della chiesa di Sant’Agostino (trasformata in caserma dopo il 1860). Pur non essendo noto l’intero impianto iconografico della pala, questo frammento era certamente collocato nella parte inferiore, poiché in basso a destra compare l’iscrizione con la firma dell’artista e la datazione dell’opera, in cui l’ultima cifra è abrasa.
La veduta di Ancona è particolarmente suggestiva in quanto la sua condizione di frammento le conferisce una fissità arcaica, da paese trecentesco. Impressione questa, cui contribuisce l’innaturale colorazione rosa e lilla e la semplificazione geometrica dei volumi delle case, delle portelle e delle torri della città. L’opera costituisce un brano di grande interesse veduti stico ai fine della ricostruzione della forma urbis cinquecentesca della città dorica.
Titolo: Veduta di Ancona
Autore: Andrea Lilli
Data: 1597
Tecnica: Olio su tavola
Esposto in: Pinacoteca Civica Francesco Podesti
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