La lunetta fu staccata nel 1923 per ragioni conservative dall’Oratorio di Sant’Antonio di patronato Ginori. La finezza psicologica delle teste angeliche ricorda le malinconiche figure dipinte dal tardo Filippino, mentre nel modellato e nella testa scultorea del santo si colgono riferimenti all’aspro espressionismo del Verrocchio. La lunetta è composta da dodici pezzi montati e assemblati insieme, secondo la metodologia tipica della bottega robbiana.